Giorgio Nardone si laurea presso l’Università degli Studi di Siena, facoltà di Magistero, con tesi in filosofia della scienza, dopodiché, in qualità di assistente alla cattedra del Prof. Mariano Bianca, conduce un progetto di ricerca sull’epistemologia della psicologia clinica e dei vari modelli di Psicoterapia passando al vaglio i criteri epistemologici dei differenti modelli della Psicoterapia. Sin da subito gli apparve chiaro che l’unico tra questi che reggesse a una tale disamina fosse quello della cosiddetta Scuola di Palo Alto, ovvero i lavori prodotti dal gruppo del Mental Research Institute di Palo Alto (California), difatti, i ricercatori di tale istituto, capeggiati da Don. D. Jackson, avevano formulato un modello di terapia “interazionale” basato sullo studio degli effetti della comunicazione sul comportamento e sulla salute mentale degli esseri umani, Paul Watzlawick, poi, aveva sviluppato una vera e propria teoria della pragmatica della comunicazione e del cambiamento assieme ad un corrispondente modello di intervento terapeutico applicabile a tutta una varietà di disturbi mentali.